Chat No Nuke

off line

venerdì 5 marzo 2010

VOCI PER UN "NO AL NUCLEARE"

A volte si ottiene più con tre minuti di musica che con intere giornate di studio o voluminosi saggi. Devono averla pensata così Adriano Bono & Torpedo sound machine, i 99 posse, Piotta, i Punkreas e Leo Pari. Artisti che con le loro note hanno sempre fatto riflettere, posto l’accento molto spesso con ironia su ciò che non andava e che proseguono questa rotta lanciando “No al nucleare” un brano denuncia contro la politica energetica decisa dal governo. Un brano pensato in collaborazione con Greenpeace per la campagna Nuclear Lifestyle e che sarà ascoltabile e scaricabile gratuitamente dal 9 marzo sul sito dell’iniziativa (www.nuclearlifestyle. it). L’associazione ambientalista ha chiamato a raccolta tutte le voci contro l’atomo con un progetto che si delinea come un vero work in progress in attesa di raccogliere nuove adesioni. Su una base musicale scritta da Adriano Bono, frontman dei Radici nel cemento, si inseriscono le voci di tutti i partecipanti per un vero brano-manifesto da cantare, ballare ma, soprattutto, pensare ai pericoli che un ritorno all’energia nucleare può comportare sulle nostre vite a partire dai problemi creati dalle scorie fino alla sicurezza delle centrali e alla loro localizzazione sul territorio. «Mi auguro che sia solo il primo passo di una serie di innumerevoli iniziative artistiche, e che contribuiscano all’avvio di una grande mobilitazione di tutta la società civile, con gli artisti schierati in prima linea nel sensibilizzare l’opinione pubblica sulla follia delle scelte energetiche del Governo» ha spiegato Adriano Bono.Sul sito lanciato da Greenpeace si può firmare l’appello contro la legge 99/2009 con la quale il governo sta provando a imporre la localizzazione delle centrali, schiacciando le competenze delle Regioni. Iniziativa già appoggiata da Bernardo Bertolucci, Ascanio Celestini, Andrea Camilleri e tantissimi altri. Si segnalano, inoltre, tutti i Candidati radioattivi con tanto di dichiarazioni ed estratti da articoli di giornali. Basta scegliere la nostra regione d’appartenenza e conoscere le intenzioni nucleari di ogni politico in corsa per la presidenza. In più c’è la “Nuclear hotline”, un numero verde dove poter lasciare un messaggio al nostro candidato radioattivo preferito. Gioca sull’ironia Greenpeace anche lanciando un Nuclear shop dove si possono acquistare, simbolicamente, finte pillole di Ioduro di potassio, caffè radioattivo e la bolletta che l’Enel ci presenterà a partire dal 2020, anno del ritorno dell’energia atomica in Italia. Sempre secondo le previsioni del governo. Ma tutto può cambiare.
Pierpaolo De Lauro da Terra

Nessun commento:

Posta un commento