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venerdì 5 febbraio 2010

"IL NUCLEARE IN ITALIA: UN ATTO FASCISTA"


Nucleare "Un atto fascista! Simuleremo un incidente alla centrale di Montalto"

Angelo Bonelli è presidente dei Verdi, partito "sfiatato" dall'assenza in Parlamento e dalla censura dei media, perché si porta appresso temi scomodi, come il nucleare.
«Non si tollerano voci diverse da quelle ufficiali del ministro Scajola o dell'Enel». Così Bonelli si è messo a digiunare davanti alla sede Rai di Viale Mazzini, lo fa - ignorato - da 8 giorni.
Legge le agenzie con l'azione revanscista del ministro, a testa bassa contro le Regioni. «Un atto fuori dalla democrazia, tipico del regime fascista, perché va a negare la Costituzione. Il titolo V assegna alle Regioni competenze specifiche in certe materie e Scajola disconosce questo ruolo».

Quanto corre il governo...
«E' cieco e sordo. E giova sull'oscurantismo: non ci sono spazi d'informazione dove discutere, controbattere, sbugiardare le loro menzogne, Per chiedere loro, semplicemente: dove farete le centrali?».

Perchè questa corsa?
«Per interesse. Dietro c'è un sistema industriale che vuole gestire gli appalti pubblici, e qui balleranno diversi milioni perché c'è la volontà politica di mettere sul piatto un sacco di soldi. Gli italiani saranno impoveriti, perché le bollette rincareranno. Ma le grandi famiglie dell'industria e le lobby del potere saranno più ricche».

L'Enel dice: il nucleare creerà mille e 300 posti di lavoro...
«In Germania, dove la Merkel (così come Obama negli Stati Uniti) sta scommettendo sulle energie del futuro, ci sono 250 mila occupati nel settore "solare". In Italia, con il governo Prodi, era stato disposto un piano delle energie rinnovabili, che adesso viene bloccato. Il nostro Paese del sole potrebbe essere il leader di questa energia pulita e invece sarà a rimorchio. Stiamo dilapidando un tesoro, ci stiamo negando il futuro. Più in generale, la politica industriale del governo - e si vede nei fatti di Termini Imerese, nei guai di tutte le aziende in crisi - Sta producendo solo disoccupati e smog».

Oltre che agli industriali suddetti, a chi conviene questo nucleare?
«Ai francesi. Loro non costruiscono nuove centrali da 35 anni, però adesso faranno un grande affare con l'Italia. A Roma si direbbe: ci becchiamo la sòla. Sosterremo la loro economia, visto che la corte dei conti francese ha certificato i 2 miliardi di debiti dell'EDF, la loro agenzia dell'energia. Una parte di quel debito lo pagheranno gli italiani, perché ci siamo appoggiati a loro, che piazzeranno i reattori nelle nostre centrali».

Qual è il vostro grido di dolore che cercherete di far sentire?
«Dopo il dossier che dimostra quanto sia diseconomica l'energia nucleare rispetto alle altre, costi che pagheranno i cittadini, insisteremo su un tema che giocoforza tocca la sensibilità degli italiani. Informeremo tutti che in Francia 18 centrali su 56 sono ferme per guasti o incidenti. La storia ci insegna che un incidente in una centrale può diventare una catastrofe planetaria. E così presenteremo una simulazione di incidente nucleare a Montalto di Castro, dove il governo ha già deciso - ma non lo dice - di rimettere a regime la vecchia centrale».

Marco Bucciantini da L'Unità

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