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lunedì 2 novembre 2009

Manifesti in città per dire «no» al nucleare

TERMOLI «Termoli, città contraria all´installazione di centrali nucleari».
È quanto recita il cartello apparso nella città, posizionato ad un centinaio di metri dal nuovo ospedale «San Timoteo», in viale San Francesco, nei pressi dell´uscita della tangenziale «Difesa Grande-Ospedale». Un chiaro «no» all´ipotesi di realizzazione di un impianto atomico nella città che, stando ai piani del Governo centrale, dovrebbe sorgere tra Termoli e Campomarino, probabilmente nel nucleo industriale «Valle del Biferno», area già «martoriata» da un punto di vista ambientale per la presenza di un polo chimico con aziende ad «alto rischio di incidente rilevante», sottoposte alla Direttiva Seveso II ed una centrale turbogas, anch´essa contestata in passato dalla popolazione. A posizionare il cartello è stato il Comune di Termoli per dare seguito alla decisione presa nella delibera di Consiglio Comunale dello scorso 16 maggio. La questione nucleare continua a tenere banco nella città adriatica ma anche a Roma, in Parlamento, dove il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, getta acqua sul fuoco, rispondendo nel question time ai parlamentari Antonio Di Pietro ed Anita Di Giuseppe, ex sindaco di Campomarino. Il ministro Vito rispondendo ai forti dubbi dei politici molisani sulla situazione del nucleare e soprattutto sul «caso Termoli», ha detto che si arriverà a decisioni definitive «attraverso il coinvolgimento ed il necessario consenso dei soggetti interessati a livello locale».

Da Il Tempo

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