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giovedì 12 novembre 2009

Altre ombre sul nucleare francese



Ancora ombre sul nucleare francese. Per la seconda volta in due settimane, nel sito di Cadarache (Bouches-du-Rhône), è stata trovata una quantità di uranio arricchito superiore ai limiti consentiti dalla normativa sulla sicurezza. La Procura della Repubblica di Aix-en Provence ha avviato.
La notizia è stata confermata dal Commissariat à l’énergie atomique (CEA). Gli ispettori della CEA hanno scoperto dieci chili di uranio arricchito in una cella blindata in corso di smantellamento, che poteva contenerne quattro chili al massimo. Una settimana prima c’era stato un altro incidente, classificato al livello di pericolo 2 (la scala internazionale Ines degli eventi nucleari ne prevede sette). Nessun pericolo particolare,dice la CEA, perché il totale dell’uranio arricchito trovato a Cadarache è parecchio al di sotto del limite di sicurezza, fissato a 184 chili.

Restano tutti gli interrogativi – ampiamente riportati dai giornali francesi – sulla leggerezza manifestata nella contabilità dell’uranio arricchito prodotto a Cadarache. Soprattutto – scrive Le Monde – la domanda relativa a “cosa sarebbe successo” se ci fosse stata una reazione a catena non immediatamente controllabile .

Quesiti ai quali dovrà rispondere la magistratura di Aix-en-Provence. Alcuni deputati dell’opposizione hanno chiesto l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta.

da pinobruno.it

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