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lunedì 2 novembre 2009

Nucleare in Francia: problemi con le scorie radioattive

Problemi nel sistema di produzione dell’energia nucleare in Francia, spesso dovuti ad impianti invecchiati ma anche ad alcune violazioni delle misure di sicurezza, riferisce l’associazione “Sortir du nucléaire”

“Sortir du nucléaire”, la rete francese che riunisce 841 associazioni, in un comunicato diffuso ieri, ha dichiarato le sue preoccupazione sulla sicurezza del sito nucleare di Cadarache (Bouches-du-Rhone).
Secondo l'associazione: “ora anche il Commissario per l'energia atomica (CEA) di Cadarache (Bouches-du-Rhone) riconosce una situazione problematica nella struttura”.
Infatti, il Commissariato per l'Energia Atomica(CEA) ha confermato domenica che è stato scoperto un deposito di uranio arricchito al di sopra del limite fissato. Il CEA ha dimostrato che si trattava di una riserva di 10 kg di uranio arricchito (1,65%), mentre il limite è di 4 kg. Il Commissario ha proposto di classificare l'incidente al “1”, cioè come anomalia, nella scala INES (International Nuclear and radiological Event Scale).
E' un caso simile a quello di “Atelier con plutonio” (ATPu) sempre nel sito di Cadarache, in cui il rischio di incidenti di criticità – una reazione spontanea nucleare creata da un accumulo eccessivo di materiali nucleari – è stato dimostrato dal ASN (Nuclear Safety Authority).
Insomma nel sito di Cadarache ci sarebbero “molte altre installazioni dell'impianto nucleare obsolete e che rischiano di riservare sorprese spiacevoli. E' lo stesso problema di diversi altri siti, in particolare quelli di grande taglia quali Marcoule (Gard), Tricastin (Drôme / Vaucluse) e La Hague (Manche). “Sortir du nucléaire” ha aggiunto, “il CEA, l'Areva e l'EDF hanno costruito in Francia per 50 anni, innumerevoli impianti nucleari che però sono ora in grave stato di abbandono, che spesso contengono una quantità indefinita di vari materiali nucleari e comportano il rischio di gravi incidenti nucleari”.

da Repubblica

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