Chat No Nuke

off line

lunedì 23 marzo 2009

Accordo Italia-Francia sul nucleare. I soldi ai francesi e i "bidoni" a noi.

Ha destato un certo stupore il nuovo accordo tra la Francia e l’Italia per la realizzazione di alcune nuove centrali nucleari in Italia con la tecnologia francese.

Si tratta di quattro centrali nucleari di terza generazione, che il nostro governo intende realizzare in Italia.

Gli argomenti di coloro che sono favorevoli alla realizzazione delle nuove centrali nucleari non tengono conto, in primo luogo, dell’esito del referendum, nel quale gli italiani hanno espresso, giustamente, la loro contrarietà alle centrali nucleari.

Oggi gli italiani che hanno dichiarato il loro no al nucleare vengono definiti fanatici ambientalisti e contrari al progresso, perché secondo l’attuale governo, il nucleare è sicuro, economico e consente di liberarsi dalla schiavitù del petrolio.

Gli argomenti per smentire queste affermazioni sono numerosi, soprattutto sui danni all’ambiente e sul problema delle scorie, ma in questa sede vorrei soffermarmi sulla tecnologia, che verrebbe utilizzata e sulla economicità di gestione.

Le centrali di terza generazione sono già oggi superate e sono caratterizzate dalla reazione, che viene sviluppata dalle barre di uranio, inserite ed affiancate all’interno del reattore.

Una volta avviata la reazione non è più possibile fermarla e pertanto la produzione di energia è costante sia di giorno che di notte; ne deriva che, in caso di riduzione dei consumi, una parte dell’energia deve essere dissipata nelle torri di raffreddamento.

E’ ovvio che l’energia prodotta col nucleare non può essere utilizzata, ad esempio, per l’autotrazione, che è uno dei settori in cui, in assenza di nuove tecnologie automobilistiche (motori elettrici), la dipendenza dal petrolio resterà immutata.

L’altro aspetto, che mi sembra determinante, è la riduzione della disponibilità di uranio, che già oggi sta facendo lievitarne il prezzo.

La progressiva mancanza di materia prima si farà sentire gravemente, secondo gli esperti, ancor prima dell’entrata in funzione delle centrali nucleari, che si vogliono costruire.

L’unica attuale certezza sono i soldi dei contribuenti, che verranno spesi per un progetto faraonico, pericoloso (anche per le nostre finanze) e non in grado di risolvere i nostri problemi energetici.

La strada da percorrere è quella del risparmio energetico da attuarsi con le migliori tecnologie ecocompatibili attualmente a disposizione (solare ed eolico).

Non dimentichiamo che la centrale nucleare più potente, che abbiamo a disposizione gratuitamente è il sole. E non ci sono nemmeno problemi di scorie da smaltire, né di tangenti da spartire…

di Roberto Topino
da agoramagazin.it


Nessun commento:

Posta un commento