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martedì 3 marzo 2009

No al nucleare in Piemonte, Pianura Padana a rischio.

La presidente della Regione Mercedes Bresso annuncia una delibera da sottoporre al consiglio e una richiesta di chiarimenti al governo. «Un eventuale insediamento richiederebbe troppa acqua e potrebbe mettere a rischio l'intera pianura padana»

"In Piemonte non è più possibile costruire una centrale nucleare, perché le condizioni sono cambiate e un eventuale insediamento potrebbe mettere a rischio l'intera pianura padana": lo ha affermato la presidente della Regione, Mercedes Bresso, annunciando una delibera su questo tema da sottoporre all'approvazione del consiglio regionale. La Regione invierà anche un documento al governo, chiedendo di conoscere su quali atti formali è stata decisa la costruzione in Italia di quattro nuove centrali, dopo il referendum che nel 1987 aveva bloccato lo sviluppo del nucleare sul territorio nazionale. Bresso intende infatti sapere "perché oggi non si ritengono più valide le ragioni che allora valsero per il no".

Quanto al Piemonte, Bresso rimarca che "già la valutazione di impatto ambientale fatta per la costruzione della centrale di Trino, nel vercellese, evidenziava l'insufficienza di risorse idriche, che veniva compensata dal rilascio d'acqua dai bacini della Valle d'Aosta". "Ora però - afferma - le condizioni sono cambiate, perché nel frattempo è mutato il regime delle precipitazioni. Quindi nei periodi di siccità estiva non sarà più garantito che l'acqua arrivi al sito per il raffreddamento. E questo - conclude - potrebbe mettere a rischio l'intera Pianura Padana".

da lanuovaecologia.it

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